SOLUZIONE PER IL ROSA
cm.48 x 30
Cinque acqueforti-calcografia e colore
Disegni nati per coniugare due lati di un’ossessione. In primis la ricerca di un luogo possibile, ipotetico, ad un oggetto; risalire alla sua nascita e collocarlo in una possibile realtà. E ancora, confermare l’esistenza di una soluzione armonica per qualcosa, un colore, che non amo.
Partendo dall’accettazione del rifiuto, il colore rosa è reso protagonista di un gioco sperimentale, dove le linee si intrecciano con altre in una materia aereo-compatta. Si genera un linguaggio astratto che vuole essere fisicamente rappresentato, ma per la sua natura intrinsecamente astratta rimane in forma nascosta, lasciando solo intuire la sua origine.
Linee proiettate generano un luogo ipotetico, inesistente se non in un posto altrove, che, al pari di un’impalcatura che viene rimossa dopo aver costruito un palazzo, crea uno spazio calibrato appositamente per contenere il rosa, non più come colore, ma come oggetto fisico. I due colori giallo e blu costituisco un elemento sperimentale aggiuntivo, come le linee creano dimensione, essi creano forma.
Si generano rilevi trasparenti, allargati e potenziati dalla tecnica calcografica, guidati dal rosa. In questo spazio multidimensionale il rosa ha dunque trovato il suo posto. Cinque diverse soluzioni, cinque possibilità per comprenderlo, come un numero in un’equazione che ha trovato la soluzione.
SOLUTIONS FOR PINK
(Series of 5 Etchings)
cm. 48 x 30
Drawings born to join two sides of an obsession. Firstly – the search for a possible place, hypothetical, as an object; going back to it’s origin and placing it in a possible reality. Secondly, to confirm the existence of a harmonious solution to something, a color, I do not like.
Beginning with an acceptance of rejection, the color pink has become the protagonist of an experimental game, where the lines are intertwined with others in a suspended, yet compact surface. An abstract language is generated that wants to be physically represented, but because of its inherently abstract nature, remains in hidden form, leaving only intuition to perceive it’s origin.
Projected lines generate a hypothetical place, non-existent if not in some other place, such as scaffolding that is removed after building a palace, creates a space specially calibrated to contain the pink –no longer as a color but as a physical object. The two colors yellow and blue constitute additional experimental elements, similar to how the lines create dimension, these colors create form.
Guided by Pink, a transparent relief is generated, expanded, and strengthened utilizing collagraphy techniques. In this multidimensional space, pink has thus found its place. Five different solutions, five chances to understand it, as a number in an equation that has found it’s place.